10 DOMANDE A..... SADSIDE PROJECT

I Sadside Project sono Gianluca Danaro e Domenico Migliaccio. Nel 2009 vanno in Toscana a vincere il Rock Contest e firmano per Jestrai che nel 2011 dopo anni torna a produrre un disco per questi due romani con la testa e il cuore al garage blues d’oltreoceano. 

Parte il tour di Fairy Tales e l’Italia inizia ad accorgersi di loro, iniziano aprendo le 10 date italiane del tour di Joe Lally dei Fugazi, per poi essere invitati dai Verdena ad aprire due delle date più importanti del loro Wow tour, a Firenze e Roma. Suonano in giro per lo stivale con Roberta Sammarelli al basso e a fine 2012 entrano in studio per il nuovo album lasciando nel frattempo un piccolo ep sotto forma di cassetta per Bomba Dischi/Jestrai (autunno 2012), gustosa anticipazione di Winter Whales War.

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

Non ricordo il momento esatto, forse dopo la prima registrazione quando ero ancora al liceo. 

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta? 

Non mi ha mai ostacolato nessuno, il sostegno più grande credo sia il pubblico, la gente che viene a vederci ai concerti, ci scrive e compra i nostri cd. 

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli! 

Si parla di quasi 14 anni fa, facevamo sega a scuola per andare a suonare nelle sale a pagamento, poi i concerti di fine anno, le prime demo masterizzate a casa e i concorsi per cui bisognava portare più gente possibile a votare. Poi finito il liceo mi sono iscritto all'Università della Musica di Roma, direi che i primi passi finiscono qui. Poi vengono i primi concerti seri, le aperture, registrazioni su registrazioni, etichette discografiche e tour. 

4. Qual è il tuo genere musicale? 

Non ne ho, quando sono in sala con i Sadside Project suoniamo tutto quello che ci va senza metterci paletti. 

5. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale? 

Forse Nirvana e Nofx hanno fatto scattare qualche molla. 

6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni? 

Se stanno spopolando è perché alla gente piace guardarli, io non li seguo e non conosco bene le dinamiche. Devo ancora capire se la gente va ai loro concerti per sentirli come musicisti o per vederli come fenomeni televisivi. 

7. Cos'è la musica per te? 

Un altro modo per esprimermi, forse il più diretto. 

8. Progetti futuri? 

Stiamo scrivendo il nostro terzo disco in questi giorni, speriamo possa uscire per la fine di quest'anno. 

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?  

In questo ultimo periodo sto ascoltando molto Yann Tiersen. Ma vado a periodi, non ho un cantante o un gruppo preferito. 

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero? 

Sono già stato tante volte in tour all'estero. Ho avuto la fortuna di suonare in Giappone, in Russia, Ucraina e Bielorussia, in generale in tutta Europa, persino in Libia. Non mi sono mai sentito in gabbia in Italia e non c'è motivo per abbandonarla.