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10 DOMANDE A..... MARTINO CORTI

05.02.2014 09:06

 

 

 
Sono nato a Milano nel 1983 in una sera di giugno. Questo é il mio viaggio ma spero che, in qualche modo, assomigli al vostro :). Sono diplomato al liceo scientifico e laureato al DAMS di Bologna. (Oggi come oggi informazioni del tutto inutili).
Durante gli studi universitari mi imbatto in Mara Maionchi e Alberto Salerno. (Utile!)
Incontri e scontri, letture di diverso tipo, da “I miserabili” a “Viva tutto”; studio chitarra ma non sono un chitarrista, suono il piano ma non sono un pianista, scrivo i testi delle mie canzoni e dei miei monologhi oltre a racconti e poesie, ma non sono uno scrittore. Chi sono allora,da dove vengo, dove sto andando? (Domande inutili, superate). Dopo una lunga ricerca ho trovato il modo per condividere il mio “pieno”.
Insieme a Camilla ho iniziato un viaggio bellissimo. Lei ha fondato “Cimice”, la neonata etichetta discografica con cui lavoro e di cui sono diventato socio. Abbiamo deciso di provarci, fino in fondo. Abbiamo cercato un nome che potesse racchiudere il mio mondo artistico, ma che fosse anche nuovo: sono nati i “Monologhi pop” ( anche perché definendolo Teatro-Canzone i Gaberintegralisti ci avrebbero odiato e additato come pazzi, i giovani malcagato pensando “che palle il teatro” e gli addetti ai lavori avrebbero pensato“Ecco, un altro che porta in giro Gaber!”).
E’ nato il primo spettacolo di Monologhi pop: “Le cose non contano nulla”. Un viaggio racchiuso in un anno per raccontare con monologhi e canzoni la quotidianità fatta di piccoli gesti, di attimi di poesia, di situazioni bizzarre e personaggi surreali in cui tutti noi,
prima o poi, ci imbattiamo; si spazia “dalle assurdità che accadono durante una banale spesa al supermercato ad una storia d’amore finita male (era davvero amore?), da un presepe che non vuole farsi inscatolare dalle stagioni alla perenne ricerca di qualcosa e di se stessi, fino all’uso dell’inglese al giorno d’oggi”.
Uno spettacolo che ha come filo conduttore l’ironia, per “sorridere profondamente”. A dicembre 2012 abbiamo registrato il mio secondo album, il primo di “Monologhi pop” dall’omonimo titolo “Le cose non contano nulla”, presso il “Mulino recording” di Acquapendente. Lo spettacolo su disco.
Oggi portiamo in giro lo spettacolo e stiamo lavorando su quello nuovo.
 

 

 1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

E' stato del tutto naturale, come se gli avvenimenti, gli incontri, l'esistenza mi avessero accompagnato per mano lungo questa strada. Con i Monologhi pop ho trovato finalmente il modo per condividere il “mio pieno” unendo teatro e musica.. Un grande artista che ho avuto il piacere di conoscere solo dopo la sua morte grazie ai suoi amici, ai suoi colleghi e grazie soprattutto ai racconti di sua moglie diceva: “Non faccio quello che faccio per il bisogno di riempire un vuoto ma per condividere il pieno che ho dentro”. Questa frase mi ha sempre affascinato tanto ma ad oggi, osservandomi, mi sento ancora nel mezzo.

 

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta?

Tutti quelli che mi sostengono ancora oggi.

 

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!

Beh fin da bambino cantavo e suonavo con mio nonno, poi con amici, oppure da solo. A casa, con lo stereo a palla, ho duettato con tanti dei più grandi artisti italiani e internazionali..Il pubblico erano i vicini che, una volta finita la “grande interpretazione”, urlavano “hai rotto i coglioni, c'é gente che lavora!”

Per quanto riguarda i primi passi da professionista invece il tour con i Nomadi (dove ho aperto i loro concerti in giro per l'Italia) mi ha fatto crescere tantissimo.

Il passo più importante però é stato il primo spettacolo di Monologhi pop dove la gente é venuta a sentire, condividere e vivere il “mio pieno”.

 

4. Qual è il tuo genere musicale?

Cerco di ascoltare un po' tutto, per piacere e per imparare. Amo e ascolto tantissimi artisti e cerco di essere una spugna.. 

 

5. Quali artisti hanno inflenzato la tua scelta musicale?

Tutti gli artisti che ho “incontrato” nel mio viaggio e tutte le persone “comuni” che ho conosciuto..Le canzoni e i monologhi presenti nei Monologhi pop racchiudono proprio questo: la vita di tutti i giorni e le domande che ci accompagnano; momenti ironici e divertenti e dubbi profondi, momenti intensi; in sintesi il mio viaggio che spero, in un modo o nell'altro, assomigli a quello di ognuno di voi.

Per questo mi sento di dire che il panettiere sotto casa, le cassiere dell' Esselunga e i frequentatori del bar all'angolo mi abbiano influenzato tanto quanto grandissimi artisti.

 

6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?

Per essere chiaro dovrei scrivere molto sull'argomento, rischierei di diventare rompicoglioni (ci vuole un attimo)!

Cerco di “tagliare” il più possibile.. Per quanto riguarda chi li fa, chi li ha inventati e il pubblico, i Talent show sono una gran figata (basta guardare i numeri nel mondo, è un dato oggettivo!). Questa domanda però solitamente riguarda gli “artisti”.. Cioè si intende come: “Sei a favore dei Talent show?”

In questo senso i Talent show impongono tempi televisivi, nella maggior parte dei casi completamente differenti dai tempi necessari alla crescita artistica. Quando per colpo di culo questi tempi coincidono allora, e solo allora, i Talent show diventano un modo molto efficace per esprimere la propria arte, per condividere il “proprio pieno”. In tutti gli altri casi credo possano fare solo del male.

 

7. Cos'è la musica per te?

Colonna sonora della vita.

 

8. Progetti futuri?

Tantissimi! Stiamo portando lo spettacolo “Le cose non contano nulla” in spazi e teatri che abbiano il piacere di condividerlo, allarghiamo sempre di più la rete e per farlo ci affidiamo anche all'aiuto di chi segue, ha intrapreso o scopre questo viaggio, le gocce vecchie e nuove che con noi scavano la roccia consapevoli di essere una parte di pioggia..A proposito avete suggerimenti su spazi e teatri dove portare lo spettacolo? Venite a trovarci su facebook o sul sito nella sezione “gocce” e salite a bordo! Sto scrivendo il nuovo spettacolo di Monologhi pop che porterà grandi novità (anche sul palco!) e poi Camilla Salerno, la neonata etichetta “Cimice” ed io abbiamo un super progetto di cui non ha ancora senso parlarvi ma che forse un giorno farà parlare tanti!

 

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?

E' molto difficile fare un nome..Va bene dai, Jovanotti!

 

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero?

Con un progetto come i Monologhi pop sarebbe difficile andare all'estero (a parte per serate occasionali in “colonie italiane”..Tra l'altro potrebbe essere un gran bel tour!!) ma, tralasciando questo dettaglio..Vogliamo farcela qui, in Italia e siamo sicuri di potercela fare..Anzi ragazzi, sapete cosa vi dico? State tranquilli perché noi, tutti, ce la faremo!

Vi lascio con una frase che ho scoperto in Kung fu Panda che vale per l'Italia e per l'estero..:):

Ieri è passato, domani non esiste, oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente.

 

Grazie per aver fatto incontrare i nostri viaggi!

Viva tutto! (cit.Jovanotti&Bolelli)

 

Martino Corti