10 DOMANDE A..... LORENZO VIZZINI

Lorenzo Vizzini nasce a Ragusa il 27 febbraio 1993.
Nel 1998, a cinque anni, partecipa al concorso internazionale "Bravo Bravissimo", condotto da Mike Bongiorno, come imitatore, arrivando secondo e vincendo il Premio Simpatia.
Dopo varie apparizioni televisive, sbarca al cinema con "Fantozzi 2000" e nella fiction, con "Un medico in famiglia".
Tuttavia la sua anima è dentro la musica. Sin da piccolo infatti coltiva la passione per la musica e comincia a comporre testi e melodie dei suoi brani, che si avvicinano allo stile cantautorale italiano.
Comincia inoltre ad accompagnarsi con la chitarra e il pianoforte.
Tra il 2010 e il 2011 partecipa ad "Area Sanremo - SanremoLab" e al Premio Lunezia, rientrando tra i vincitori in entrambi i concorsi.
A gennaio 2012 è invece tra i trenta finalisti selezionati dalla commissione RAI per SanremoSocial.
Insieme a Mario Lavezzi, scrive il brano "Innamorato", nato da un'idea di Maurizio Costanzo e contenuto nell'ultimo album di inediti dello stesso Lavezzi, "L'amore è quando c'è".
Ha inoltre scritto e composto otto dei tredici brani dell'ultimo album di Ornella Vanoni, "Meticci - Io mi fermo qui", che esordisce al sesto posto della classifica FIMI.
Nell'estate 2013 esce in free download, il primo lavoro, "UNO", una commistione di acustica ed elettronica, che anticipa l'uscita del primo album ufficiale.
Infatti, nell'ottobre 2013, cominciano le registrazioni per "Il viaggio", prodotto da Mario Lavezzi e registrato tra Milano, la Sicilia e la Sardegna.
Nel novembre 2013, scrive inoltre il brano "L'airone", interpretato dal giovanissimo Nicola Paltrinieri e vincitore del Premio Web alla trasmissione televisiva "Io canto", in onda su Canale 5.

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

Credo ci siano stati due momenti precisi. Il primo a 16 anni, dopo un periodo particolare di salute. Ho lasciato la scuola, per dedicarmi completamente alla musica. La mattina appena sveglio ascoltavo di tutto e leggevo tantissimi libri, la notte invece fino all'alba mi trovavo a scrivere.

Il secondo momento, invece, risale a molto tempo prima. A cinque anni. Mi vennero fuori delle parole insieme a una musica. Fu la mia prima canzone, si chiamava "Le lacrime della luna".

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta?

Prima di tutto, la tenacia. E' alla base di ogni percorso. Se oggi posso vivere di musica però lo devo principalmente a una persona, mia madre, che non si è mai scomposta e mi ha sempre supportato, anche nelle scelte più azzardate.

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!

I primi passi ufficiali li ho percorsi nel 2010, con Area Sanremo. Ho partecipato con un mio brano e sono rientrato tra i vincitori. Mi sono trovato catapultato in un mondo che non conoscevo, tra infinite opportunità, ma ho avuto la fortuna di conoscere una persona straordinaria, come Mario Lavezzi. Da quel momento è diventato il mio produttore e pochi mesi dopo mi ha dato l'opportunità di scrivere il mio primo testo come autore, per il suo disco.

A soli diciotto anni appena compiuti mi sono ritrovato a firmare un testo, insieme a Mario e a una firma di rilievo come Maurizio Costanzo.A Mario devo anche un altro incontro molto importante: quello con Ornella Vanoni.

4. Qual è il tuo genere musicale?

Sembra strano, ma non so quale sia il mio genere musicale, semplicemente perché racchiude un po' di tutto. Se devo proprio sceglierne uno, dico "pop", nel senso poetico del termine, cioè popolare, per tutti. Mi piace pensare che la musica che faccio possa essere ascoltata da chiunque, senza discriminazioni.

5. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?

Più o meno tutti quelli che ho ascoltato, in un modo o nell'altro. Il primo momento ad influenzare il mio percorso però è stato quando a otto anni ascoltai "La leva calcistica della classe '68", di De Gregori. Ne rimasi folgorato.

6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?

Sono fondamentali per tenere in vita l'industria discografica.Il vero talento però è quello che resiste al di fuori dalla televisione.

7. Cos'è la musica per te?

La musica per me rappresenta la donna. La musica che mi piace rappresenta la femminilità.

8. Progetti futuri?

Proprio il mese scorso ho finito di registrare il mio primo album ufficiale, che si chiamerà "Il Viaggio", un progetto che mi ha appassionato e mi ha divertito molto e per cui abbiamo lavorato dall'inizio di questo autunno. In questi prossimi mesi mi dedicherò a girare in lungo e in largo, per promuoverlo. E poi spero rimarrà un po' di tempo, per continuare a scrivere.

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?

Potrei citartene un migliaio. C'è moltissima musica che mi piace, spesso senza alcuna connessione. Sicuramente sono più attratto dall'emotività, che dalla tecnica.

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero?

Ti svelo un mio progetto a brevissimo termine. Fra una sessantina d'anni andrò vivere in Brasile! Ma per la musica sarò sempre legato all'Italia. Un ottantenne che canta in italiano per le strade di Bahia non potrà mai fare una grande fortuna!