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10 DOMANDE A..... I SONNOCOLLA

12.02.2014 11:04

 

 

I Sonnocolla (neologismo tratto dal romanzo Arancia Meccanica di Anthony Burgess) sono una band sarda composta da Francesco Erca (Voce), Marco Varrucciu (Chitarra ritmica), Giuseppe Cossu (Chitarra solista),Pietro Deledda (Basso) ed Enzo Desini (Batteria). Nascono nel’estate del 2006 , con l’intenzione di seguire un percorso tra il rock e il cantautorale. La rinnovata formazione ha cercato durante questi ultimi 2 anni di mantenersi fedele alla sua idea iniziale , aprendosi ad altre influenze e stili musicali. Allontanandosi verso un genere più sperimentale senza dimenticare la melodia o l’importanza delle parole. Parlando della loro musica usano la parola multirock. Citano gruppi e influenze tra loro disparate, a conferma del fatto che la band cerca sempre un approccio che porti a creare un rock di sostanza, con buone ritmiche, spunti psichedelici e melodie spesso accattivanti. Dopo 3 demo autoprodotte pubblicano il loro primo album E.R.A. Il disco è stato prodotto da Valkar (all’anagrafe Enzo Desini, batterista della band), con il supporto di Paolo Messere (direttore artistico della Seahorse).

Tracklist: 1. Bruceranno i giorni 2. Le mani stanche 3. Nutrire un nulla apparente 4. Polvere nel vento 5. Il disordine delle cose 6. Vergini orizzontali 7. L’amore in letargo 8. Buio (Il Bodhisatva assente) 9. Il gusto della ragione

YOTUBE https://www.youtube.com/user/sonnocollaofficial

E.R.A (Album in versione digitale) https://soundcloud.com/sonnocolla https://itunes.apple.com/it/album/e.r.a/id73269 https://play.spotify.com/album/0PyALGGAJhUKiIC3pOxb2Khttps://itunes.apple.com/it/album/e.r.a/id73269 https://play.google.com/store/music/artist/Sonnocolla?id=Af6xlywpwo7zefxn2vce4wmyuuy.

Social Sonnocolla https://www.facebook.com/sonnocollaofficial https://twitter.com/Sonnocolla_OFF https://www.facebook.com/sonnocolla.olbia https://soundcloud.com/sonnocolla

Email sonnocollaofficial@gmail.com

Recensioni E.R.A Audiofollia - Francesco Lenzi https://www.audiofollia.it/le-emozioni-rock-dei-sonnocollatra-poesia-e-potenza.html Rockerilla - Alessandro Bonetti (stralcio) https://www.tumblr.com/blog/sonnocolla Shiver Webzine - Max Sannella https://www.shiverwebzine.com/2013/12/02/sonnocolla-e-r-a-2013-seahorse-recording/

 

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?
 
La musica ha sempre accompagnato ogni uno di noi sin dall’adolescenza. Si può dire che è stata questa passione comune molto forte, a far da collante nella nostra formazione. Inizialmente la musica si vive in maniera molto personale, ma col passare del tempo, si rende necessario capire quale direzione si intende dare ai propri sforzi. Credo sia importante mantenere quello spirito iniziale, aggiungendo l’esperienza accumulata in questi anni e cercando di dare concretezza alla tua passione. Nel nostro caso, ha permesso a persone che arrivavano da esperienze musicali completamente diverse, di trovare in questa formazione una chiave che rimanesse personale, continuando a crescere e andare avanti.
 
 
2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta?
 
Penso che per tutti noi, sia importante per primo quello delle nostre famiglie, perché sostengono i nostri sforzi e permettono di dedicarsi alla musica in maniera maggiore. In secondo luogo di tutti gli amici che nel corso degli anni hanno condiviso con noi questa passione, permettendoci di arrivare ad una maturità musicale, e tutt’ora continuano a seguire il progetto che stiamo costruendo, con grande partecipazione. I piccoli e i grandi traguardi raggiunti, come la pubblicazione del nostro album di debutto E.R.A per la Seahorse Recordings ad ottobre 2013, sono il frutto del sostegno di tante persone. Come nel caso del primo video del primo singolo “Buio” pubblicato a gennaio, diretto da un nostro carissimo amico Mirko “lo Smilzo” Decandia e prodotto dalla Green Grass Corporation. Dovremmo ringraziare parecchie persone, e non credo ci sia spazio per tutti.
 
3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!
 
Per quanto le nostre strade musicali si siano incrociate tutte insieme solo negli ultimi anni, abbiamo militato in diverse band nel circuito cittadino, avendo modo di conoscerci da tempo. Marco (chitarra) e Enzo (batteria) suonavano insieme in una band demenziale, con il fratello di Pietro (basso), avendo modo di conoscerlo, vedendolo crescere musicalmente in diverse formazioni nel corso degli anni. Checco ci ha sempre stupito per le sue doti vocali e la sua energia sul palco, che è il suo marchio di fabbrica. Giuseppe è forse l’unico Outsider della scena locale, ma da molti anni ha preso parte diversi progetti, incrociando i suoi passi con i nostri, in diverse rassegne nell’ambito regionale. Per tutti gli esordi sono stati abbastanza avventurosi e ricchi di aneddoti che sarebbe meglio non raccontare, ma siamo felici di averli affrontati a suo tempo, ora possiamo pure riderci su.
 
 
4. Qual è il tuo genere musicale?
 
Forse la definizione più appropriata l’ha data Giuseppe, definendoci Multi-Rock. In questo possiamo far rientrare le diverse anime che compongono i Sonnocolla. La formazione iniziale nel 2006 aveva una chiave molto più vicina al rock-alternative classico. Dal 2010 ha assorbito elementi con influenze molto particolari, come Enzo e Pietro, che hanno portato avanti la loro musica nell’ambito del metal estremo, e lo fanno anche ora parallelamente alla band. Checco è partito dal rock classico e dal blues fino al grunge, influendo molto con le sue linee vocali sulla riuscita dei brani. Marco è molto più legato all’alternative rock e alla musica cantautorale, mentre Giuseppe ha dato da parte sua, il tocco più sperimentale, ispirato alla musica degli anni 70. L’insieme di tutte queste cose ha dato modo alla band di fiorire, ripartendo dalle cose in comune più che dalle differenze.
 
 
5. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
 
Nel nostro caso è difficile fare un nome fra tutti, visti gli elementi che compongono la band, e le già citate influenze abbastanza eterogenee, dovremmo fare almeno un nome per componente. E’ una bella responsabilità. Per Giuseppe posso senza dubbio parlare dei Wilco e dei Calibro 35, che omaggia in una formazione di recente creazione con altri musicisti locali. Checco resta fedele agli anni 90 prendendo come riferimento tra i tanti, gli Stone Temple Pilots e Alice in Chain.Per Enzo c’è l’imbarazzo della scelta nella scena metal, senza dubbio hanno su di lui un forte ascendente gruppi come Immolation e Ulcerate, che stanno a cavallo tra diverse generazioni di amanti del genere. Mentre Pietro, predilige i Meshuggah e i Dark Tranquillity, unendo l’uso creativo del ritmo dei primi, alla melodia dei secondi. Marco ascolta De Gregori quanto gli Afterhours, fedele alla prima linea, e spesso coinvolto dagli altri in questo groviglio sonoro. Senza dubbio questo piccolo accenno ai gruppi che influenzano i vari componenti, da una fotografia chiara di quanto possa sembrare difficile trovare un accordo, ma in realtà non è così, lo vediamo più come un valore aggiunto, che come un problema.
 
 
6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?
 
Sicuramente la risposta migliore sarebbe un secco “No Comment”. Il problema sta nel manico, ovvero nella mancanza di contenuti dietro i personaggi che creano. Purtroppo questa caratteristica è intenzionale, e porta solo ad un ulteriore appiattimento del panorama musicale. Se è vero che portano ad un rapido successo, è altrettanto vero che l’illusione di una corsia preferenziale spinge le nuove generazioni ad una visione distorta della musica, e della ricerca del successo. Con questo non possiamo negare il talento di molti che partecipano e hanno trovato in questi programmi la loro strada. Ma se è vero che esistono le “Braccia rubate all’agricoltura”, esistono anche le “Voci rubate alla Musica”.
 
 
7. Cos'è la musica per te?
 
Non è sicuramente semplice spiegarlo senza cadere sul sentimentale. Per tutti noi è parte delle nostre vite, e cerchiamo di tornare alla musica ogni qualvolta è possibile. Non solo come ascoltatori, ma soprattutto come creatori di musica, anche nel nostro piccolo. Come noi tanti altri amici, che pur non riuscendo a fare della musica la loro unica occupazione, portano avanti i loro progetti con passione e tenacia. La possibilità di dare vita a qualcosa è l’obbiettivo maggiore, e non è solo una soddisfazione, ma una responsabilità verso noi stessi. Di certo è una compagna che difficilmente riusciremo a levarci dalla testa, anche volendo.  Le nostre vite sono state indiscutibilmente segnate, e tramite la musica abbiamo avuto tante soddisfazioni, suonato davanti a tantissime persone, legato amicizie e nuove conoscenze. Si può dire che sia diventato un perno, e pensare al nostro universo senza di lei negherebbe ogni legge fisica. Eccoci caduti sul sentimentale.
 
 
8. Progetti futuri?
 
Siamo ancora freschi dall’uscita del primo album e da quella del primo video. Ora stiamo ancora pensando a promuovere il disco d’esordio, cercando quanto più possibile di suonare di fronte a persone nuove e pronte ad ascoltarci. Per farlo ci stiamo muovendo all’interno dell’intricato panorama sardo, grazie al contributo di tanti amici, e stiamo avendo tante occasioni. Per spingere ancora di più la promozione stiamo già pianificando un nuovo video, che gireremo ancora con “Lo Smilzo”, visto l’ottimo lavoro fatto nel precedente. Vorremo a breve cercare di suonare anche fuori dalla Sardegna, è sicuramente più complesso per noi organizzare un Mini-Tour continentale, ma non disperiamo e ci auguriamo di poterci riuscire presto. Per non farci mancare niente, stiamo già lavorando a tanto nuovo materiale, e non escludiamo di rientrare in studio a meno di 6 mesi dall’uscita di E.R.A, per prepararne un degno seguito. Quindi vi invitiamo a stare nei paraggi, ci sarà molto da vedere e da ascoltare.
 
 
9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?
 
Domanda non da poco, vista la folta schiera che ha sempre caratterizzato la musica italiana. Personalmente potrei citarne alcuni, dovendo scegliere posso dire assolutamente Francesco De Gregori. Non solo perché mi ha accompagnato per tanti anni ed è stato uno dei miei primi ascolti. Ma perché ho sempre trovato il suo linguaggio poetico e particolarmente surreale, ti trasporta in un'altra epoca, in un'altra realtà, parlandoti di qui e ora. Apprezzo anche la sua integrità come persona e musicista, per questo poco simpatico a molti, ma senza dubbio uno dei pochi cantautori di una volta che col passare del tempo può ancora chiamarsi tale.
 
 
10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero?
 
Sicuramente non è nei nostri piani a breve termine, e la scelta di usare la lingua italiana per le nostre canzoni, è un ipoteca abbastanza pesante su una scelta di questo tipo. Per ora vogliamo rivolgerci ad un pubblico italiano, che per quanto accusato di leggerezza o di scarsa attenzione, offre davvero tante soddisfazioni. Sappiamo che una proposta musicale come la nostra, è naturalmente più adatta ad un altro tipo di mercato, ma in molti prima di noi hanno dimostrato come entrambe le linee siano possibili. Per esempio sarebbe bello riproporre in futuro ciò che abbiamo fatto con E.R.A in lingua inglese, ma a rischio di stravolgere il contenuto delle liriche. Se avessimo davvero un occasione per esportare all’estero i Sonnocolla, sarebbe bello vedere cosa ne verrebbe fuori. Non mettiamo limiti alla divina provvidenza, ma allo stesso tempo, preferiamo concentrare i nostri sforzi verso obbiettivi più concreti.