10 DOMANDE A..... GIUSEPPE DE SIMONE

Giuseppe de Simone, cantautore, è nato a Castellammare di Stabia. Innamorato   della musica, inizia a suonare la chitarra da autodidatta verso i 12 anni, per poi avviarsi agli studi classici e parallelamente studiare canto e composizione. A 15 anni scrive le sue prime canzoni, e a 18 decide di intraprendere seriamente la carriera artistica non trascurando l'Università - facoltà di Giurisprudenza. Dice delle sue canzoni :"Le mie canzoni sono le mie canzoni, qualcosa di unico, ricercato, raro, un'ispirazione, un dono". Comunicare già è difficile quindi bisogna esprimersi in maniera semplice in modo da arrivare a tutti. Facendo molte serate nazionali e regionali Giuseppe familiarizza sempre di più col palcoscenico, la sua fama di buon autore di canzoni comincia a circolare così come quella d'ottimo performer e cantante. Arriva qualche riconoscimento ufficiale, seguono piccoli premi locali e si trova anche a collaborare con qualche noto artista italiano. La personalità spontanea, sincera e sicura fanno di lui una persona amata dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Giuseppe è in grado di vantare una riconoscibilità immediata, quell'impronta che risulta familiare anche all'orecchio meno informato e che, col passare del tempo può diventare stile. Nel 2005 collabora con i PNS (Programmazioneneurosonica) gruppo Pop/Rock che con la canzone " Prometto" nello stesso anno vincono il festival di San Marino, premio Lunezia band, e arrivano in finale nazionale all' "ITIM tour" Torino piazzandosi al secondo posto. Nel "2006" ha partecipato al 17° Festival Nazionale di San Marino con la canzone 'Sorridi' riscuotendo ottimi consensi da parte della critica. 2011 finalista al Premio Mia Martini come autore e compositore.  2012 terzo posto al festival "Canzoni del mondo"come autore e compositore, unico brano a rappresentare l'Italia. 2013 in uscita discografica con la etichetta Ipnotica label 2 canzoni. Cantante, compositore e musicista in continua evoluzione.

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

Il mio bisogno nasce in modo naturale, come iniziare a parlare o camminare.

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta? 

In un campo come questo dove la fortuna conta molto è normale non essere sostenuto da nessuno.

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!

Avevo 6 anni e gia' mi piaceva cantare. Sono partito da zero, a 12 anni, con una chitarra non vecchia ma antica. Sono passato da autodidatta a studente di musica classica a compositore .Verso i 16 anni la decisione di formare la prima band gli " East end ". I primi live nei vari locali della mia zona, da Napoli a Salerno e della penisola sorrentina. Non essere pagato, aver litigato dopo una serata, suonare per beneficenza sono solo alcune delle scoperte di chi ha appena iniziato e sogna il successo.

4. Qual è il tuo genere musicale?

Musica leggera italiana, pop/rock, cantautorale.

5. Quali artisti hanno inflenzato la tua scelta musicale?

Lucio Dalla, Ron, Eros Ramazzotti, Sting, ecc... ho sempre ascoltato musica che non fosse rumore e che suscitasse in me emozione. Con il crescere ho affinato il gusto ricercando soprattutto nei testi i contenuti.

6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?

Non sono contrario ai vari Talent Show, ma non confondiamo  le varie figure professionali. Per i cantanti credo sia perfetto, per i veri cantautori un po' meno. Si rischia di essere paragonato ad uno dei centomila cantanti ed essere giudicato solo per la voce.

7. Cos'è la musica per te?

La musica è la mia espressione di creatività.

8. Progetti futuri? 

Continuerò a scrivere canzoni, testi e musiche, osservando il mondo con gli occhi miei e degli altri e lasciando come sempre la mia impronta nei contenuti.

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?

Prima ho già citato qualche nome.... mi piacerebbe aggiungere Battisti, Baglioni, Modugno, ecc.... la lista è lunga.

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero? 

Io amo l'Italia e la nostra cultura, ma sicuramente farò esperienze all'estero, per crescere, ampliare quello che sono e portare nel mio paese una buona miscela di novità.