10 DOMANDE A..... BYRO & NUX

Il gruppo Byro & Nux, in origine con il nome Rise of Rhyme, nasce il 22 dicembre 2010 quando due ragazzi di Torino, Roberto Trombetta (in arte Byro) e Stefano Baudino (in arte Nux), scrivono insieme un testo rap. La passione per l'hip-hop li porta a continuare a migliorarsi nella stesura di liriche e nell'arte del freestyle, ma i due mc si rifanno anche alle sonorità del soul e attribuiscono grande importanza alla componente melodica dei loro lavori.Nel Settembre 2011 Byro e Nux hanno partecipato, con un loro pezzo, all'album "Save hip-hop", progetto musicale che si pone l'obiettivo di valorizzare le produzioni di rapper emergenti che, nei loro dischi, puntano a mettere in luce la purezza del genere hip-hop.Il 24 Febbraio 2012 hanno avuto l'occasione di organizzare e aprire un live di Ghemon a Torino, precisamente alla Gare. Il 21 Ottobre 2012 hanno fatto uscire il loro primo lavoro, Ep di 5 tracce scaricabile in freedownload. Questo è il link mediafire per scaricare l'Ep, dal titolo "Il Sorriso Del Bambino Contro Vento" https://www.mediafire.com/download.php?gesb7ijpxhbgqd7Il 10 Febbraio 2013 è uscito il primo singolo estratto da un nuovo progetto. "Silent Evolution" da "Silent Evolution - Per Andare Oltre", scaricabile gratuitamente da questo link https://www.mediafire.com/?5owqgi1q3ppkflaIl lavoro comprende tre tracce, due pezzi solisti e uno a cui partecipano entrambi i membri del gruppo.Il 23 Luglio 2013 hanno pubblicato una raccolta dei loro brani migliori dal titolo "Tanto Meglio", scaricabile a questo link https://www.mediafire.com/download/91n268oewh1vaxg/Byro_%26_Nux_-_Tanto_Meglio.zip. Il progetto contiene anche l'ultimo singolo "Prendimi Così".

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

Byro: Ho iniziato a dedicarmi alla musica non più solo da ascoltatore ma da “creatore” più o meno tra i 15 e 16 anni. All’inizio non era una vera esigenza, era più un gioco tra lo spontaneo e l’ingenuo. Poi con il tempo questo impegno è diventato più serio e consapevole. Ora sì, è un’esigenza.

Nux: Fin da piccolo, grazie agli stimoli di mio padre, ho avuto la fortuna di ascoltare sempre tanta musica. Crescendo mi sono reso conto che quel mondo mi apparteneva e in qualche modo dovevo riuscire a farlo mio. Indipendentemente dagli scarsissimi risultati iniziali (come è normale che sia per chi parte da zero), prendendo in mano la penna e scrivendo la mia prima canzone all'età di 14 anni ho unito l'interesse per la scrittura al bisogno di emozionarmi ed emozionare. Da quel momento non mi sono più fermato.

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta?

Byro: Sicuramente i miei genitori, all’inizio più per amore nei confronti di un figlio e delle sue passioni (comprensibile anche per il genere musicale poco potabile a un primo impatto), poi con il tempo anche per stima artistica. Mia sorella, che è sempre stata presente ad ogni concerto, e Nux che, oltre ad aver iniziato questa strada in salita insieme a me, spero mi abbia citato nella rispettiva risposta.

Nux: La mia famiglia non ha mai ostacolato le mie scelte, ma ha cominciato a sostenermi davvero quando ha intuito che stavo facendo sul serio e che c'era della qualità in quello che mi impegnavo a fare. Sono stato fortunato, posso dire di godere della stima di chi mi è più vicino anche riguardo all'ambito musicale.

Chiaramente Byro non ci penso nemmeno a citarlo.

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!

Byro: Per non riportare quanto già scritto nella biografia là in alto, racconto brevemente un aneddoto significativo. Il primo live che abbiamo fatto è stato in un magazzino con circa dieci persone presenti, compresi noi. Nonostante tutto avevamo una paura e un’ansia da palcoscenico (peraltro inesistente) incredibile.

Nux: sì, Byro ha detto tutto. Non sto a parlarvi del nostro look di quella sera, me ne vergogno amaramente. Un misto tra un J-ax venuto male e uno che ha appena derubato Foot Locker e si è vestito a caso mentre scappava.

4. Qual è il tuo genere musicale?

Byro: Questa è una domanda che di solito scarico al buon Nux o lui a me, non ricordo. Perché? Perché abbiamo sempre fatto fatica a definirci con un genere musicale preciso. Per quanto mi riguarda, mi reputo un ragazzo che scrive (spero che la sua risposta sia più esaustiva, ma dubito).

Nux: Grandmaster Caz ha detto "L'hip-hop non ha inventato niente, l'hip-hop ha reinventato tutto". Credo sia una frase davvero puntuale e significativa. Grazie a questo strumento siamo arrivati a conoscere tutto il resto, non ci siamo scelti un genere particolare. Non abbiamo bisogno di vincoli di nessun tipo, ci piace l'idea di scrivere e produrre le nostre cose in libertà.

5. Quali artisti hanno influenzato a tua scelta musicale?

Byro: Ci sarebbero parecchi nomi da citare in realtà. Diciamo che mi sono avvicinato al rap e a tutto il suo mondo grazie ad alcuni artisti americani: Jay Z tra tutti. Per quanto concerne la musica nostrana, sicuramente un artista come Ghemon è stato importantissimo. Mi ha fatto capire che il rap poteva essere uno strumento per aprirsi mille porte e doveva essere adattato alla tua persona, non viceversa.

Nux: Ho cominciato a scrivere testi rap cercando di imitare lo stile degli Articolo 31, non provo vergogna a dirlo. Ho abbandonato molto presto quel tipo di ascolti (non me ne vogliano i fan di "Spirale Ovale" e di altre canzoni odiose tipo quella) dopo aver scoperto l'hip-hop americano e i pochi artisti italiani a cui mi sono ispirato nel momento in cui ho raggiunto un certo livello di maturità artistica.

6. Cosa pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?

Byro: Premetto che non sono un grande osservatore di questi format musicali. Però recentemente sto seguendo “The Voice of Italy”, così per farmi un’idea.

I talent sembrano un buon modo per dare una grande chance a chi appunto ha talento. Anche se non ho ancora capito la formula che sta dietro e quanto siano o no pilotati.

Nux: Semplicemente, in un momento di crisi del mercato musicale, le case discografiche se ne servono per vendere. Le persone si affezionano a personaggi che vedono costantemente in tv e poi, quando il programma finisce, corrono a comprarsi il loro disco per continuare a tenersi quegli artisti con sé. E' innegabile che da questi show siano usciti anche molti talenti, ma il concetto di buona musica passa in secondo piano. Al centro stanno il lato estetico e il carattere del personaggio in questione.

7. Cos'è la musica per te?

Byro: Si potrebbe dare una risposta a questa domanda scrivendo un libro o una riga di quaderno, perché dici tutto ma non dici niente in realtà. Quindi la risposta che mi sento di dare ora è che la musica è emozione, vibrazione. E’ un qualcosa che ti corre in aiuto quando meno te lo aspetti e non ti consola con un abbraccio compassionale, ti dà una spinta per dirti di muoverti.

Nux: Ho sempre equiparato la musica a Dio e all'amore. Sono quelle cose che, pur essendo impalpabili, condizionano le mie scelte e riesco a ritrovare nella concretezza dei gesti di tutti i giorni.Perdonate il misticismo ma non avrei potuto dare una risposta diversa!

8. Progetti futuri?

Byro: In questi ultimi mesi abbiamo lavorato costantemente ad un progetto molto importante per la nostra crescita artistica. Si tratta di un lavoro svolto con la supervisione di Roberto Maccagno e di altri musicisti. Mi piace sottolineare che la canzone sarà interamente suonata e che presto gireremo anche il video ufficiale.

Nux: Aggiungo che, in parallelo, stiamo lavorando a un altro progetto che uscirà in freedownload. Inoltre stiamo costruendo insieme a Luca Cataldo, il nostro beatmaker di fiducia, un super pezzo che credo stupirà parecchio. Sarà “Qualcosa di diverso”, per dirla alla Ghemon.

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?

Byro: Sarebbero tanti i nomi da fare. Il primo che mi viene in mente è del passato e si chiama Donny Hathaway. Il suo modo di cantare trasmette qualcosa di più ed è stato uno dei primi cantanti soul che ho ascoltato.

Nux: Nominarne uno solo è praticamente impossibile ma, dato che Byro ha parlato di Donny, per par condicio dico Marvin Gaye. Un artista immortale, unico nella storia.

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un esperienza musicale all'estero?

Byro: Credo proprio di sì. Anzi non solo lo farei ma non mi dispiacerebbe farlo cambiando proprio campo musicale, anche perché il rap per motivi linguistici è strettamente legato al nostro Paese. Per dire, se diventassi un chitarrista fortissimo e mi chiamasse un gruppo Indie islandese che mi piace, salirei sul primo aereo/peschereccio di fortuna.

Nux: Per tutta una serie di motivi resterei in Italia, ma se mi prenotate un aereo per Los Angeles e mi pagate vitto e alloggio ne riparliamo.