10 DOMANDE A..... BORIS

07.03.2014 19:04

BORIS, al secolo Boris Ramella, leva'80, cresce a Sestri Levante, un paesino marino della periferia genovese. Inizia a suonare la chitarra "molto tardi", all'età di 19 anni, in piena senilità.
Presto, la sua passione per il cantautorato italiano e d'oltreoceano lo spingerà ad "ascoltare", ed in seguito, a scrivere le prime canzoni.
Il progetto solista "BORIS", vede la luce nell'afosa estate degli anni dodici.
Nelle sue canzoni, facili, facili e di pratico consumo, c'è la "stralunata ricerca" di un qualcosa che possa catapultare lui stesso e, forse, l'ignaro che lo ascolta, nel surreale, quello racchiuso nel semplice vivere quotidiano; lasciano il tutto in comodato d'uso.
Con il lavoro d'esordio "Per Pura Comodità EP", c'è la volontà di raccontare tutto ciò, senza la pretesa di cambiare il mondo.
"Per Pura Comodità EP" è stato anche album del giorno su Rockit, che, successivamente, inserirà la traccia di apertura, "Temporali Estivi", nella compila VOL.43.
"Per pura comodità EP" è stato distribuito da (RBL Music Italia), il 21 dicembre 2013, giorno in cui è stato anche presentato live al Circolo Degli Artisti di Roma. L'EP è stato lanciato col videoclip del primo singolo estratto, "Temporali estivi" presentato in anteprima su LA REPUBBLICA XL. Dietro la macchina da presa c’è un regista che, davvero, non ha bisogno di presentazioni, Lorenzo Vignolo autore, tra i tantissimi altri, anche di Love Affair dei Baustelle. A firmare l’artwork dell’EP Per Pura comodità è la bravissima Alice Lotti. Grazie al prezioso aiuto dei fan, degli amici, di tutti insomma, la campagna raccolta fondi su Muiscraiser.com, che ha totalizzato ben il 121% dell'obiettivo ed è stata un grande successo. Adesso si potranno stampare le copie fisiche dell'ep "per pura comodità" e ricompensare tutti i raiser che hanno fatto si che si potesse concretizzare questo importantissimo traguardo.

Presto altre novità in arrivo!!

1. Quando hai sentito il bisogno di dedicarti alla musica?

Ho iniziato a strimpellare a 19 anni years old, da li in poi è stato un costruire, confusamente, quello che ora sono… sempre in evoluzione fortunatamente.

2. Chi ti ha sostenuto nella tua scelta?

Mi pare logico: Tutti.

Tutti quelli che hanno ascoltato le mie canzoni.

Tutti coloro che hanno prestato attenzione, almeno per un attimo, a ciò che ho fatto si sono ritrovati “boccheggianti” dinnanzi alla magnificenza lirica e melodica delle mie canzoni, che sono bellissime, concordo con loro: come fare a non sostenermi?! Scherzo, ovviamente… in primis mi ha sostenuto la mamma, perché la mamma è sempre la mamma; e pure nonna a volte!

3. I tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli!

Come molti altri ho fatto il chitarrista in alcune realtà, poi avendo il pallino della scrittura in forma canzone, foraggiato dalle mie sfighe quotidiane, ho pensato di scriverne; quando ho ritenuto di essere abbastanza pronto ho raccolto ciò che mi piaceva ed ho fatto questo EP “Per pura comodità” che mi sta dando molte soddisfazioni.

4. Qual è il tuo genere musicale?

Ti rispondo da puro fruitore di musica: propendo per il cantautorato. Non saprei etichettare con precisione i miei ascolti che inevitabilmente incanalo in tutto ciò che ovviamente mi colpisce. Sicuramente non mi piace quel pop facilotto e paraculo alla “sole, cuore, amore” che va tanto di moda. M piacciono le storie e la filosofia degli autori che vi si nasconde dentro.

5. Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?

Devo fare nomi?!

In ordine sparso: sicuramente Battisti, Wilco, Fleet Foxes, De Gregori, Jack Johnson (il pugile ovviamente) De Andrè, Battiato, Grizzly Bear, ecc…

6. Cosa ne pensi dei Talent Show che stanno spopolando negli ultimi anni?

Domanda difficile. Non ne posso pensarne troppo bene dal momento che secondo me, al di là degli introiti che possono portare alle major, danno un quadro parziale (e che a me ha pure stufato ) delle nuove realtà musicali che costellano questo panorama oggi. Ok: ci sono gli interpreti dei talent, anche molto bravi, ma non c’è solo questo per fortuna. Mi urta leggere commenti del genere: la musica è morta, non ci sono più artisti che sanno fare belle canzoni, solo i talent, l’estetica ecc… Questo perché la maggior parte delle persone sfrutta un canale solo, quello televisivo, che un momento: resta fondamentale, sempre, ma tende spesso a creare fenomeni con la stessa velocità con la quale si eclissano. Il fruitore tipo che corrisponde a questo target crede che sia tutto li. Con internet, se cerchi, hai la possibilità di trovare realtà che vanno dal pop al rock, al cantautorato, per restare in tema, realtà dell’Underground che a parere mio sono veri talenti che hanno tutte le carte in regola per restare ben saldi nelle memorie di chi ascolta. Inutile li citi… lascio libero arbitrio nella decisione se scoprirli o meno: li ho citati molte volte i nomi di alcuni di questi validissimi artisti. Basterebbe non aver paura di scoprire e conoscere anche nuove cose!

8. Progetti futuri?

Spero di poter suonare dal vivo molto, di farmi “spalle larghe” in questo senso. E’ la cosa che mi preme di più: suonare ed essere a contatto con chi ha il piacere di condividere con te quello che di te vuoi regalare.

E poi stiamo lavorando sull’uscita lunga. Ci sono nuove canzoni che mi piacerebbe infilare in un disco, speriamo presto.

9. Il cantante o cantautore che più ti piace (recente o del passato)?

Francesco De Gregori.

10. Abbandoneresti l'Italia per vivere un'esperienza musicale all'estero?

Abbandonarla… no. Al di là delle faziosità qui esistenti da sempre, ancor prima che si facesse l’Italia… per poi disfarla di nuovo, mi sento in questo momento molto patriottico e quindi sì: l’Italia la lascerei per un’esperienza musicale all’estero, ma tornerei indietro di sicuro… senza abbandonarla!

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